“Mi presento: mi chiamo Gabriella, sono nata il 20 novembre 1974.
Mai avrei pensato di trovarmi a scrivere le righe che seguono.
Da grande avrei voluto fare il soprintendente delle belle arti, ma ad un soffio dalla fine degli studi il destino inaspettatamente mi strappa l’uomo più importante della mia vita: mio padre!
Il sogni si infrangono e sono costretta a cambiare rotta.
Su quella nuova strada conosco l’Avvocato Ascoli e con lui la Fondazione, dentro di me la curiosità e la voglia di conoscere una realtà che fino a quel momento ignoravo.
Decido quindi di frequentare il primo corso organizzato per diventare volontaria; lezione dopo lezione nasce il desiderio di trascorrere del tempo con i bambini e le loro famiglie.
Il desiderio diventa realtà.
E’ seduta sul letto, indossa un pigiamino rosa, è senza capelli, tre anni al massimo.
Tra le mani ha un pennarello e sulle gambe un foglio bianco, appena mi vede sorride, le mancano due dentini.
Il cuore mi batte forte e sento le mani che iniziano a tremare, faccio un respiro profondo, saluto la sua giovane mamma.
Il suo sguardo è dolce ed allo stesso tempo trasmette preoccupazione.
E’ il giorno del suo anniversario di matrimonio.
Continuiamo a chiacchierare mentre con la piccolina disegniamo, giochiamo con la bambola e poi prepariamo il “ pranzo di plastica”.
Il tempo scorre, è già arrivato il momento dei saluti.
Mi dispiace andare via, vorrei essere capace di trasmettere loro la gratitudine per quanto di prezioso mi hanno regalato.
Vado a casa per poi ritornare, settimana dopo settimana, per ritrovare chi ho già visto, per conoscere nuovi bimbi, nuovi genitori, nuovi nonni, fratelli, sorelle e nuovi volontari.
Il pensiero va a quando tutto quanto è cominciato, da allora un crescendo di forti emozioni, di condivisione e di amore.
Difficile farne a meno!”
Gabriella, volontaria della Fondazione Giacomo Ascoli